«È una combinazione di sentirsi come se fosse radicato in qualcosa di storico, ma poi le avventure si collocano proprio sull’orlo del paranormale». La frase tratta dalla Featurette(1) è di Kathleen Kennedy la produttrice dell’ultimo capitolo, con protagonista Harrison Ford de Il Quadrante del Destino, uscito da poco al cinema per la regia di J. Mangold, che ne firma anche la sceneggiatura, mentre i padri fondatori G. Lucas, creatore del personaggio e S. Spielberg, regista dei precedenti quattro capitoli, figurano come produttori esecutivi del film prodotto dalla Disney che da qualche anno ne ha acquisito i diritti dalla LucasFilm. L’azione dell’ultima avventura di Indiana Jones ruota intorno al solito “mcguffin”, cioè un oggetto (a volte anche un fatto), intorno al quale si costruisce la trama: ne I predatori dell’Arca perduta (1981), era appunto l’Arca dell’Alleanza, ritrovata e nascosta in uno dei tanti depositi segreti del governo USA; ne L’ultima crociata (1989), era la madre di tutte le reliquie, il Santo Graal, mentre ne Il regno del teschio di Cristallo (2008), si faceva riferimento al teschio di F. A. Mitchell-Hedges(2) che, a suo dire lo rinvenne insieme a sua figlia nei primi anni XX del secolo scorso, nell’attuale Belize. Ne esistono diversi esemplari e c’è tutta una letteratura, esoterica e paranormale, in quanto gli esami, fatti da centri altamente specializzati, come i laboratori Hewlett-Packard, nel 1970, non riuscirono a stabilire nè la datazione, nè la tecnica di lavorazione, contribuendo ad aumentare l’alone di mistero su tali reperti.
Il quadrante del destino è, nello specifico, il cosiddetto “meccanismo o macchina di Anticitera” (Antikythera, l’isola greca dove venne rinvenuto agli inizi del secolo scorso, nel relitto di una nave romana).
La macchina(3), conservata al Museo Archeologico Nazionale di Atene, si presta a molteplici usi: planetario, astrolabio, calcolatore di eclissi e calendario solare e lunare, e si pensa che venne realizzata nella città-colonia greca di Siracusa. Da qui, anche come mostrato nel film, attribuirla ad Archimede, il passo è stato quanto mai breve. In realtà, come sostengono gli studiosi di frontiera, sia l’Anticitera che il, o i teschi di cristallo, appartengono alla categoria dei cosiddetti “OoPArt” (Out of Place Artifact, letteralmente “oggetti fuori posto”), cioè una particolare categoria di oggetti, ce ne sono molti e di diversi tipi, per i quali appunto la scienza ufficiale non ha saputo -ma in realtà non può o non vuole, come detto poc’anzi, stabilire la data esatta e/o la loro tecnica di realizzazione, rinvenuti a volte dentro rocce formatesi anche diversi milioni di anni fa, alcuni di loro sono una vera spina nel fianco per gli scienziati ufficiali, che ovviamente li ritengono dei falsi. Nel film Indiana Jones e il quadrante del destino, titolo affascinante, l’oggetto è diviso in due parti, unite le quali, il meccanismo diventa in grado di aprire un varco nello spazio tempo. Siamo nel 1969, nei giorni immediatamente successivi allo sbarco sulla Luna, il prof. Jones, pensa ormai alla pensione e si trascina per le strade e la metro di un’affollata New York. Triste, solo, separato dalla moglie Marion, e roso dai sensi di colpa per non aver potuto fermare il figlio arruolatosi e caduto nella guerra in Vietnam. Se nel precedente capitolo abbiamo appreso che anch’egli ha partecipato alla WWII, come ufficiale dell’OSS(4), essere stato nell’Area 51, costretto dai sovietici a recuperare una cassa contenente uno degli alieni precipitati a Roswell (luglio 1947) e scampato ad un test atomico; qui ancora una volta si trova alle prese con i nazisti, come si vede nella prima parte del film, con H. Ford, ringiovanito digitalmente, che cerca di impedire ad uno di loro di mettere le mani su un altro reperto molto famoso “La Lancia di Longino” quella che trapassò il costato di Cristo sulla croce, oggetto questo come tanti altri, molto appetito da Hitler (fatto storico, ma mai del tutto confermato per ovvi motivi), che credeva che donassero ai loro possessori un immenso potere. In realtà “le lance di Longino”, di cui resta solo la punta in metallo, sono diverse e custodite in altrettanti parti del mondo, come per l’Arca dell’Alleanza che, secondo chi scrive, potrebbe essere nascosta in una chiesa in Etiopia. Il suo nemico stavolta è uno scienziato tedesco, interpretato da un ottimo M. Mikkelsen, il cui personaggio ricorda il vero scienziato ex-nazista, W. Von Braun, padre della missilistica che inventò per il Fürer, i primi missili (V1 e V2) e poi, reclutato dagli americani, alla fine della guerra, fu posto al comando, come capo progettista, dalla NASA, del missile Saturn V, che portò gli americani sulla Luna. Il film, che possiamo dividere in tre parti, detto già della prima ma non dell’ultima, evitando così di fare spoiler, anche se ben congeniata, nella parte centrale vediamo Indy in azione insieme alla sua figlioccia Helena (l’attrice Phoebe Waller-Bridge), nelle solite avventure a rotta di collo che, a volte, sembrano anche troppo per un attore di ottanta anni. Effetti speciali sempre più spettacolari, da non perdere la sequenza dell’inseguimento in tuk-tuk, furgoncini a tre ruote usati come taxi a Tangeri e location suggestive, rendono nel complesso tutta l’opera, godibile. Certo sarà dura, non rivedere H. Ford nei panni dell’archeologo più famoso della storia del cinema, ma pensare ad un altro attore (all’inizio della saga, per chi non lo sapesse, fu preso in considerazione T. Selleck), che maneggia la frusta a meraviglia e indossa l’iconico cappello, sarà altrettanto difficile, e lo sarà addirittura di più per i produttori che dovranno sostituirlo. Si perché la saga continuerà: negli ultimi fotogrammi, in un “occhiolino”, si vede il famoso “Melagari Fedora” appeso ad un filo con una molletta e una mano che, fulminea, come un colpo di frusta, se lo (ri)prende… sarà destino?
Note:
- https://www.fantascienza.com/29024/e-uscito-indiana-jones-e-il-quadrante-del-destino
- https://it.wikipedia.org/wiki/Teschio_di_cristallo
- https://it.wikipedia.org/wiki/Macchina_di_Anticitera
- L’Office of Strategic Services, era un servizio segreto statunitense, operante nel periodo della WWII. Fu il precursore della CIA e restò attivo dal 1942 al 1945. (Wikipedia)
Fonti:
https://www.asiaticafilmmediale.it/spiegazione-del-titolo-e-della-storia-di-indiana-jones-e-il-quadrante-del-destino/
https://ciakmovieworld.blogspot.com/2023/05/indiana-jones-quadrante-destino.html
https://www.comingsoon.it/cinema/news/indiana-jones-e-il-quadrante-del-destino-il-regista-james-mangold-ho/n161547/
https://www.comingsoon.it/film/indiana-jones-e-il-quadrante-del-destino/58254/recensione/
https://www.comingsoon.it/cinema/interviste/indiana-jones-e-il-quadrante-del-destino-kathleen-kennedy-e-frank-marshall/n161891/
https://www.comingsoon.it/cinema/news/indiana-jones-e-il-quadrante-del-destino-perche-manca-la-gag-della-montagna/n161949/
https://www.mymovies.it/film/2023/indiana-jones-e-il-quadrante-del-destino/
https://www.mymovies.it/film/2023/indiana-jones-e-il-quadrante-del-destino/news/la-recensione/
https://it.wikipedia.org/wiki/Indiana_Jones_e_il_quadrante_del_destino
https://www.fantascienza.com/29024/e-uscito-indiana-jones-e-il-quadrante-del-destino
https://www.fantascienza.com/29037/indiana-jones-e-il-quadrante-del-destino
https://www.comingsoon.it/cinema/news/indiana-jones-e-la-maledizione-dell-ultima-crociata-le-radici-del-quadrante/n161768/
https://www.comingsoon.it/cinema/news/indiana-jones-e-il-quadrante-del-destino-karen-allen-spiega-quale-tipo-di/n162125/
Credits:
https://www.mymovies.it/film/2023/indiana-jones-e-il-quadrante-del-destino/poster/0/
https://www.focus.it/cultura/storia/meccanismo-Antikythera-quadrante-destino-Indiana-Jones
Confesso… non ho ancora visto il film nonostante la curiosità sia davvero tanta, ingigantita adesso da questa ineccepibile e intrigante scheda redatta da Giuseppe Nardoianni.
Indiana Jones è ormai entrato nell’immaginario collettivo incarnando non soltanto la voglia di evasione e avventura che ognuno di noi si porta dietro ma stuzzicando anche quel sottile brivido che fa parte di ogni indagine rivolta al mondo del mistero. Si tratta di uno scenario sapientemente confezionato all’interno del quale storia e fantasia, misteri e ragionevoli dubbi si alternano tra loro per ritrovarsi alla fine in perfetta simbiosi, ma dove finisce la realtà e inizia il mistero? Quanto è lunga e profonda la linea che separa la storia conosciuta da quella ancora da scoprire? Proprio negli spazi che separano la domanda dal dubbio, le prove dalle supposizioni, i dogmi storici dai racconti alternativi, si fa strada la consapevolezza che forse non tutto ciò che sappiamo è realmente ciò che è stato, che ai libri di storia bisognerebbe magari aggiungere qualche riga in più e cancellarne molte altre. Ben venga quindi un nuovo capitolo di Indiana Jones, e magari un’altro ancora, perchè viaggiando con la fantasia a volte si riesce ad intravedere una realtà nascosta, spesso negata e, come spesso mi piace ripetere, è proprio indagando il noto che ci si può ritrovare a svelare l’ignoto.