Si è svolto domenica scorsa, a Roma, il convegno per la presentazione della rivista X-Times (nella foto la copertina del numero 2 attualmente in edicola); nella manifestazione che ha visto la presenza di importanti ricercatori ed esponenti dell’esopolitica nazionale ed internazionale, il direttore editoriale Maurizio Baiata ha letto al pubblico un mio piccolo pensiero, di seguito riportato:
Dove va oggi l’ufologia? Qual è il vero spirito che dovrebbe muovere l’ufologo nel mondo dell’informazione e della comunicazione?
Per abbattere il muro di gomma del sistema, i vari ricercatori, gli studiosi indipendenti, gli scienziati interessati e le strutture editoriali, dovrebbero puntare, non a coltivare il proprio orticello per ricevere gratificazioni solo e sempre dagli addetti ai lavori ma, usando gli stessi canali del sistema, chiedersi quante persone sono riusciti a portare dalla nostra parte in tutti questi anni di studi. Io in 12 anni che mi occupo del fenomeno UFO, non ci sono ancora riuscito. So che non è per niente facile, che la massa è assuefatta da vecchi e logori concetti, ma se mai dovesse entrare un “grigio”, ora, da quella porta, chi ci crederebbe? Non più di 2 o 3 persone, tante quante, ci giurerei, sono lì ad ascoltare, per la prima volta, una conferenza Ufo. Avere un intento comune è uno dei prossimi traguardi dell’ufologia odierna, molte contraddizioni e contrasti all’interno, cadrebbero e sarebbe un enorme successo riuscire a convincere, fra chi vive inconsapevolmente, almeno una sola persona. Io vivo (anche) per questo, se lo capite anche voi allora: benvenuti nel mio mondo.
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