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Roswell

Il 1947 fu un anno importante, per diversi aspetti. Innanzitutto era appena finita la Seconda Guerra Mondiale e l’umanità aveva voglia, ma anche la fretta e la necessità, di proiettarsi nel futuro. A proiettare il genere umano in avanti fu una serie di accadimenti che tutt’ora, per certi versi, sono considerati ancora fantascienza. In quella che può benissimo essere definita l’estate dei dischi volanti, accaddero due fatti che non solo sono rimasti nella storia dell’ufologia (che nell’era moderna, proprio da allora muoverà i suoi primi passi), ma anche nell’immaginario collettivo. Il 24 giugno Kenneth Arnold, a bordo del suo piccolo aereo, avvistò nove “piatti volanti” che volavano ad altissima velocità e che poi furono ribattezzati flying saucer, appunto dischi volanti. Qualche giorno dopo, ai primi di luglio, ci fu il famoso crash di Roswell (USA, New Mexico), un ufo (o forse due) si schiantò nei pressi della cittadina che da allora è meta di studiosi, appassionati e semplici curiosi. Il caso Roswell può essere considerato il Santo Graal dell’ufologia, in quanto oltre ai rottami ritrovati, vennero rinvenuti anche i corpi degli occupanti dell’ufo, i famigerati “grigi”, uno di loro ancora vivo! La vicina base militare, inviò il suo massimo esperto che confermò tale evento; venne informata la stampa che il giorno dopo diramò l’accaduto in prima pagina, ma la notizia venne subito smentita dagli alti gradi militari e pian piano, la storia finì quasi nel dimenticatoio. Fino a quando, negli anni novanta, il colonnello in pensione P. J. Corso, pubblicò il libro dal titolo Il giorno dopo Roswell (1997), il militare, morto nel 1998, affermò di aver gestito come capo della Divisione Tecnologia Straniera dell’Esercito, i materiali alieni che a suo dire sarebbero stati raccolti dai rottami dell’ufo e immettere le relative scoperte nell’industria militare prima e civile dopo. Di fatti a partire proprio dal 1947, la tecnologia subì un sostanziale sviluppo: transistor, microchip, fibre ottiche, circuiti integrati, laser, kevlar e i cosiddetti materiali a memoria di forma, videro la luce negli anni successivi. Intanto L’esercito americano istituì il Majestic 12 o MJ12, con a capo J. Forrestal, per indagare il nuovo fenomeno e per scoprire cosa volessero gli alieni…

Volete saperne di più? È disponibile in rete la mia ultima intervista con il canale YouTube Misteri Channel Show, egregiamente gestito dall’amico Dario Sanfilippo, ecco il link.

Buona visione

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