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Da ET a… Topolino!

231863295.jpg Nel primo e precedente post di questa sezione ho parlato del fenomeno Ufo e del fatto che le autorità si ostinino a smentire ed a ridicolizzarlo, anche con l’utilizzo sapiente delle informazioni e dei mezzi di comunicazione di massa. Si è altresì ipotizzato che tali mezzi, primo fra tutti il cinema, vengano usati, dai governi (in particolare quello statunitense) per cercare comunque di informare l’opinione pubblica, con la formula del detto e non detto, in modo tale che quantunque si verificasse un palese contatto, sarebbe meno traumatico per l’intera umanità.
Nel libro dal titolo “Fantascienza Effetto Ufo” (Editoriale Olimpia), l’esperto R. Pinotti (presidente del Centro Ufologico Nazionale C.U.N.), parla del “Programma di Acclimatazione del Pubblico”, e di ciò che affermò Joseph A. Hynek: «Hollywood ha sviluppato delle proiezioni orientate (oriented productions) realizzando così, per il grande e piccolo schermo, una vera e propria forma di ‘condizionamento occulto’ a carattere pedagogico, anche di ordine subliminale… Come si fa a dire alla gente che i film di fantascienza sul tema degli alieni fino almeno a ‘E.T. l’Extraterrestre’ di Spielberg non sono stati prodotti a caso, bensì per preparare la gente alla presenza degli Ufo e dei suoi occupanti»(pag. 20).
Quindi è possibile che certi film non siano di fantascienza, che certe opere non siano solo per appassionati del genere formanti una fascia di età piuttosto alta e che non sia solo il governo americano ad attuare volutamente o meno un simile programma.
Luca Scantamburlo nel suo articolo dal titolo “La realtà del Secretum-Omega” riporta ciò che è menzionato in un’enciclopedia per adolescenti edita dalla Rizzoli Junior; nel volume “Il Cielo”, realizzato dall’Istituto Geografico De Agostini l’autore fa notare che in esso, vengono citati “Nibiru” (il decimo pianeta ancora sconosciuto del nostro sistema solare, nda) e i suoi potenziali abitanti, gli “Anunnaki”, «una stirpe di giganti semidivini». Ma gli autori del volume sono andati ben oltre, infatti, rifacendosi agli studi del prof. Z. Sitchin, uno dei massimi esponenti nello studio della civiltà sumera e dei suoi libri sacri, essi spiegano addirittura le vere origini del nostro sistema solare. Scantamburlo alla fine del paragrafo si chiede, rimanendo nel dubbio, «se esso sia una coraggiosa iniziativa individuale o di pochi intellettuali, oppure il frutto di una qualche indicazione venuta da ambienti istituzionali».
Ricordiamo che l’enciclopedia è, comunque, per adolescenti forse già con una certa infarinatura sull’argomento, ma che dire allora del articolo pubblicato, a cura della redazione, sul numero 2757 di “Topolino”?
I redattori in poche pagine, molto ben illustrate sempre nello stile del giornalino, ma con un corredo iconografico notevole, sono riusciti a condensare tutta una serie di concetti, nomi e circostanze che si meritano senz’altro la lettura anche da parte di un pubblico più avvezzo a tali argomenti.
Già a partire dal titolo: “E se gli extraterrestri… fossimo noi?”, si denota una certa padronanza della materia e, oltre a termini ricordati in precedenza come Nibiru e Anunnaki, nell’articolo vengono proposti tutti i cardini dell’ufologia: grigi (nella foto una rappresentazione tratta dall’articolo in questione), rettiliani, clipeologia (dal latino Clipeus ardentes=scudi infuocati, così i romani chiamavano gli avvistamenti di dischi volanti, nda), le teorie sull’archeologia spaziale, le foto mostranti le antiche rovine Inca, Maya, Stonehenge, Machu Picchu e le immancabili piramidi, monumenti la cui origine è, per certi versi, ancora un mistero.
E ancora i bassorilievi sumeri che raffigurerebbero «coloro che dal cielo sono scesi sulla Terra» (Sitchin), ovvero gli Anunnaki, ecc. fino alle speculazioni di stampo prettamente ufologico, come ad esempio le tesi che “sostengono l’origine aliena degli esseri umani”, il fenomeno delle Abduction (i rapimenti di esseri umani da parte di entità aliene) ad opera dei grigi, addirittura la loro probabile provenienza (il sistema di Zeta Reticuli e la stella Bellatrix), concetti questi che sono stati sviluppati da pochissimi anni e che per ora sono bagaglio solo degli addetti ai lavori, come la tesi che vorrebbe questi, i grigi, sottoposti, in un’ipotetica scala gerarchica composta da diverse razze aliene, ai “rettiliani”…
Chissà, forse queste sono soltanto speculazioni, la passione per l’ufologia potrebbe spingere a forzature, ad andare oltre, fatto sta, però, che se ci ferma per un attimo a riflettere, tutto questo merita almeno il classico beneficio del dubbio: se sono tutte sciocchezze perché elargirle ad un pubblico, come quello infantile, dotato ancora di un basso profilo critico?

Nota
Josef Allen Hynek (1910-1986) era un professore d’astronomia. Fu anche protagonista del Progetto Blue Book come consigliere scientifico dal 1952 al 1969. Il dr. Hynek fu invitato anche come consulente per la Columbia Pictures nel famoso film sugli UFO del 1977 di Steven Spielberg, Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo (Wikipedia).

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Ho visto le stelle!

1e35aaba6431e62b388e78ef9bbe6baf.png No. Nessuna botta in testa, mi è bastata quella che ho preso cadendo, tanti anni fa, dalla culla… Finalmente, ho visto le stelle! Certo le guardo ogni notte, sempre con la speranza di assistere a qualche fenomeno particolare (cosa che da appassionato di ufologia, non mi è ancora successa), ma, incredibile a dirlo, non avevo mai guardato attraverso un telescopio.
Quello che ho visto è stato uno spettacolo magnifico: la Luna, Giove con i suoi quattro satelliti galileiani e poi le stelle Arturo (la prima che è apparsa nel cielo), Mizar e la cinematografica Vega (è da lì, dalla costellazione della Lira, che parte il messaggio filo conduttore del film Contact).
Un’esperienza bellissima che spero di ripetere al più presto.
Forse sarà scontato, ma spezza il fiato trovarsi di fronte alla vastità dell’universo e, al contrario, rendersi conto di quanto sia piccola ed indifesa la nostra Terra e che, soprattutto: “non siamo soli”. Dopo aver ammirato poi, quei piccoli, tremolanti puntini, lontani anni luce non ho potuto fare altro che continuare a spingere la mia mente «là dove nessun uomo è mai stato prima».

L’ultimo TG

Ci scusiamo per la cattiva ricezione audio, ci sono molte trasmissioni che si sovrappongono, qui non si capisce più nulla.
«Ulteriori comunicazioni potrebbero essere non realizzabili».
Stiamo lanciando un S.O.S. interplanetario, un mònito.
Qui, sulla Terra, terzo pianeta dalla stella che noi chiamiamo Sole, ai margini di una piccola galassia lontana dal centro dell’universo conosciuto, siamo in Allarme Rosso.
I suoi abitatori, «una cultura primitiva e paranoica», sono ormai «senza controllo».
Pochi uomini detengono le ultime risorse ed il potere a discapito della maggioranza della popolazione mondiale sempre più debole, indifesa ed alla quale viene negata oltre che l’accesso al benessere, soprattutto la vera conoscenza.
Questa disumanità produce uno stato di guerra perenne al punto che lasciamo «morire di fame i figli del nostro vicino»(*).
La nostra cecità ci ha portato ad inquinare l’atmosfera, gli oceani, la stessa terra.
Le altre specie viventi, vegetali ed animali, «sono infelici per come sono state trattate dall’uomo».
La Madre Terra, Gaia, potrebbe essere vicina ad esalare l’ultimo respiro, rassegnata da tanta «distruzione causata» dall’oscurità di mente «dei suoi stessi abitanti».
Avvertiamo i tanti viaggiatori spaziali che in questo momento sono in rotta verso la Terra: «Non avvicinatevi alla Terra. Evitate il Pianeta Terra, evitatelo ad ogni costo»

* C. Heston ne “Il Pianeta delle scimmie” (Franklin J. Schaffner, 1968)
Tutte le altre citazioni sono tratte dal film “Star Trek IV – Rotta verso la Terra” (Leonard Nimoy, 1986)

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