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Berlino: le vite degli altri

Murales sul Muro

«Serve andare a Berlino per sentirsi un po’ meno normali», questa frase tratta dall’ultimo successo di Luca Carboni, insieme a «questa vita è bellissima» sintetizzano, alla perfezione, la città di Berlino.
A Berlino niente è normale e la vita dei suoi abitanti non è proprio bellissima o quantomeno non lo è stata in passato e forse, non potrà mai esserlo. Città dalle mille e una contraddizioni.
Già l’arrivo, di sera, è spiazzante, le fioche luci stradali e all’interno delle case, stridono al contrasto con le sfavillanti insegne luminose.
Il tentativo dell’ottima guida per cercare una giustificazione non regge e la nostra gaudente compagnia fatta di gente genuina, sembra perdersi, come spiazzata, quasi intimorita. Intimorita da una città, tramortita dalla furia nazista, che non ha memoria, non può averla. Una città divisa tra passato e presente, tra storia e modernità, tra Est e Ovest e da un Muro che è ancora là, scardinato, fatto a pezzi, ma che resiste alla legge del tempo, fin troppo ingombrante a volte, con il suo fardello di responsabilità, altre, inevase. E dove non c’è il muro ci sono le sbarre (BernauerStrasse), a ricordarci che noi e loro non siamo liberi, ma rinchiusi come in un recinto, un recinto fatto a volte solo di un semplice filo spinato e del coraggio di una scelta: il piccolo, grande balzo in avanti del soldato che “rompe le regole” (i tedeschi non sono tanto abituati a farlo) e salta nella foto sull’anonima parete di un altro muro, quello di una casa come tante, ma depositaria di un dirompente messaggio. Le imponenti strutture, edifici, simboli di un potere che sembra sconfitto, ma non scomparso, le colonne e la cupola del Parlamento sono quasi sovrapponibili ad altri simboli del potere: Vaticano, Washington, ecc.
E la classicità di tale opera si oppone al moderno del quartiere governativo con le sue linde (protette da una particolare sostanza) lastre di vetro, la perfezione della cupola, alla cupola a spicchi, ellissoidale, del Sony Center; fino all’AlexanderPlatz, con il suo vorticoso via vai di tram, a livello strada, in sopraelevata, silenziosi si muovono come serpenti tra la gente, tra i manager in giacca e cravatta che attenti, saltellano tra le rotaie. Una città dalla forte impronta culturale che si respira nelle sale del Museo Pergamon, piene di storia, Islam, Babilonia, storie di antichi regni, antichi re e Dèi in una città che, in passato, ha cercato di cancellare la sua di storia, il suo pensiero, per volontà del suo Kaiser Nero nella lunga notte della BabelPlatz e del rogo dei libri: tutto per una Nuova Babilonia, che non vedrà mai la luce, in una piazza simbolo del sapere universale con le sue sedi universitarie e dei suoi illustri docenti e pensatori del passato, Newton compreso. Un rogo che avrebbe voluto rischiarare la notte, per un nuovo sapere che nascondeva in sé l’ombra del pensiero unico, il cui seme stava appena germogliando, ma che solo adesso si inizia ad intravedere. Un fuoco di paglia che certo non può fronteggiare il freddo, quel gelo che ti spezza il fiato fino a sfiancarti, metafora di un freddo interiore che ti assale alla vista del Memoriale alla Shoàh. Perfetti parallelepipedi di grigio cemento, uno di fianco all’altro: distesi, in piedi, bassi e alti, lunghi e corti, quasi dei loculi, sepolture inverse, la cui vista fa male, ma ci ricorda che Le vite degli altri (film Premio Oscar 2006), sono anche le nostre vite. Il resto è neve e silenzio.
Il silenzio che è tangibile proprio nel quartiere ebraico, un solenne silenzio, rigido come le scarne statue della sua, commemorativa, opera scultoria: persone scarnificate nell’anima, basta guardarne il volto per capire.
Nel cimitero, senza lapidi, nemmeno gli uccelli osano volare, perché anche il volo delle colombe è freddato nelle tessere del vicino mosaico. Su di un Muro.

Credit: photo by giuseppe nardoianni © 2018

Secretum Omega

Premessa:
Come anticipato in un post precedente, inizia con questo testo una serie di articoli, incentrati su un argomento molto dibattuto in rete, tanto da farlo diventare, almeno per gli appassionati del settore, un argomento virale dove logicamente non mancano sostenitori e detrattori, quindi ancora una volta, confidando in una onesta trasposizione dei fatti, da parte mia, spero che, alla fine riuscirete almeno a porvi un interrogativo: Chissà?..
Per entrare nel vivo, ho preso spunto da un mio vecchio articolo che scrissi nel 2007 per il quotidiano telematico Oltrenews (non più presente in rete), per il quale curavo la rubrica Scienze, questo il titolo: Misterioso viaggio tra i sumeri, la Genesi ed il X Pianeta del sistema solare(1), titolo un po’ lungo, ma non fu scelto da me, però almeno si comprendono i soggetti in esame. Inoltre un breve accenno lo feci anche in un mio post precedente. L’articolo logicamente è stato rivisto, corretto e aggiornato.

Quando si apprende una notizia o un fatto poco o per nulla conosciuto, riuscire a districarsi, nell’enorme mole di dati presenti sulla rete -oltre alle informazioni su supporto cartaceo- e verificare se ciò di cui tratta quel determinato argomento, sia attendibile o meno, è cosa molto difficile. Inoltre occorre una visione più allargata dell’universo che ci circonda, e una buona dose di umiltà soprattutto quando le risposte che si ottengono «conducono a conclusioni inevitabili che alcuni considerano troppo incredibili e altri troppo spaventose per accettarle».
La citazione è tratta dalla prefazione del libro intitolato L’altra Genesi (Edizioni Piemme, 2006), scritto dal professor Zecharia Sitchin (Baku, 1920 – New York, 2010), massimo esperto mondiale sui Sumeri ed in particolare dei Testi Sacri della prima civiltà (ufficialmente parlando) comparsa sulla Terra. Quella che potrebbe essere considerata una vera spy story inizia nel 2000 quando l’amico Cristoforo Barbato, al tempo caporedattore della rivista Stargate (oggi esperto ricercatore indipendente), dopo aver scritto una serie di articoli sui Segreti di Fatima, venne contattato da un Gesuita, evidentemente colpito dall’onestà intellettuale di Barbato, chiedendogli un incontro privato. Dopo le opportune verifiche, l’appuntamento avvenne in un luogo pubblico romano e i due parlarono a lungo di Testi Sacri, del Vaticano, di Papi… e ancora di Sonde, Pianeti, Vita Extraterrestre e naturalmente Segreti, tanti, tanti incredibili e forse spaventosi segreti ed alcuni termini per nulla conosciuti ai più: Secretum  Omega appunto e Sìloe.
Riuscire quindi a far incastrare i tasselli di quello che sembra un complicatissimo puzzle, ma in grado forse di riscrivere addirittura la storia umana così com’è riportata sui libri di storia, è chiaramente ancora oggi in continuo e appassionato studio da parte dei ricercatori di frontiera.
Quindi analizziamo i fatti e alla fine della lettura di questo post, ognuno di voi può constatare con una sua piccola ricerca se quanto letto si avvicini o meno alla realtà su quello che realmente accade e sulle Apocalissi(2) che, secondo gli studiosi non accreditati, ma non per questo meno importanti, stanno forse per manifestarsi. Rivelazioni che potrebbero essere fatte da chi, oggi, gestisce le cose e il potere. Iniziamo dalla frase ispiratrice del titolo: Secretum Omega. Tutti sappiamo che con il termine “Top Secret” si indica appunto, nella classificazione NATO, il livello più alto in materia di segreti; ma non tutti sanno che oltre al Top Secret esiste addirittura il “Cosmic Top Secret”, come confermato da Robert O’Dean comandante di fanteria nell’esercito USA (oggi in pensione), che ha lavorato anche per lo SHAPE, il quartier generale supremo delle forze alleate in Europa (NATO) come analista dei servizi segreti. Intuire a quali tipi di segreti si riferisca questo codice, è facile: il Cosmic Top Secret è il massimo livello di segretezza riferito alle questioni spaziali e alla realtà della vita extraterrestre. Ebbene il Secretum Omega è, nientemeno, che la relativa classificazione, equivalente al Cosmic Top Secret, definita dal Vaticano, che ha anche il suo acronimo per gli UFO, logicamente in latino: RIV, Res Inesplicata Volante.
Ma perché Secretum Omega? Un’approssimativa traduzione potrebbe portare a tradurre il termine secretum con “segreto”, che in latino però viene tradotto con occultus, mentre una delle traduzioni per secretum è, in realtà, «luogo appartato» (Castiglioni, Mariotti Vocabolario della lingua Latina, Loescher). Ma dove potrebbe essere questo luogo appartato? Probabilmente nella «Riserva, la stanza dell’Archivio Segreto Vaticano alla quale solo il papa può accedere»(3) dove sono custoditi forse i segreti relativi anche e soprattutto alle vere origini dell’uomo o più semplicemente, come vedremo, è una particolare regione dello spazio cosmico?
Omega(4) è l’ultima lettera dell’alfabeto greco. «Io sono l’Alfa e l’Omega, dice il Signore Dio, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente!»(Apocalisse, cap. 1, vers. 8). Siamo veramente vicini alla fine, considerata la classificazione del Vaticano e soprattutto chi è che viene? O ritorna?
Febbraio 1954. Il vescovo di Los Angeles, James F. McIntyre si precipita in aereo a Roma per comunicare a Papa Pio XII, un fatto senza precedenti che avrebbe potuto sovvertire le basi stesse della nostra civiltà. Pochi giorni prima infatti, in sua presenza, presso la base aerea di Muroc Airfield (oggi base aerea di Edwards) in California, avvenne l’incontro fra alcuni membri del governo americano presieduto da Dwight Eisenhower e una delegazione aliena!
Pio XII intuendo immediatamente l’importanza del fatto, decise di riformare e riorganizzare il servizio d’informazione segreto, esistente fin dalla Seconda Guerra Mondiale, denominato “S.I.V.” ovvero “Servizio Informazioni Vaticano” forse strutturato come gli equivalenti “CIA” (americano), “MI6” (inglese) e l’ex “KGB” (russo), e che avrebbe dovuto, oltre a secretare l’accaduto, raccogliere tutte le informazioni future sulle attività aliene. Come si intuisce una questione altamente delicata e di difficile gestione considerando anche il fatto che in seguito ci furono altri incontri fra gli alieni, alcuni esponenti del SIV e Papa Pio XII, addirittura all’interno dei Giardini Vaticani. Esperienza che logicamente colpì nel profondo il Santo Padre tanto da fargli pronunciare, pochi giorni prima della sua morte, questa frase sibillina: «Vedono il volto di Dio più da vicino Esseri che da sempre proteggono l’Umanità»(5).
Il successore di Pio XII, Giovanni XXIII, sotto la scorta delle esperienze di Papa Pacelli stabilì che la Chiesa avrebbe dovuto continuare il suo cammino in modo distinto dalle entità extraterrestri, seppur benevoli; ecco riportata una frase tratta da una delle profezie (pubblicate da Pier Carpi nel 1976) del Papa Buono: «Le luci nel cielo saranno rosse, azzurre, verdi, veloci. Cresceranno. Qualcuno viene da lontano, vuole incontrare gli uomini della Terra. Incontri ci sono già stati. Ma chi ha visto veramente ha taciuto»(6). Già, di nuovo: chi è che deve venire da così lontano? È possibile che il Vaticano sia al corrente di qualcosa di sconvolgente che deve presto succedere?
A venirci in aiuto sono ancora una volta gli studi di Z. Sitchin che ha tradotto e interpretato i testi sacri dei Sumeri che nella loro Genesi (Enuma Elish), dalla quale presumibilmente è stato tratto il libro della Genesi presente nella Bibbia, descrivono tutta la Creazione, sia del nostro sistema solare che quella dell’uomo.

una delle prime e ancor oggi rarissime immagini del Pianeta Nibiru o Pianeta X.

Il nostro sistema solare è composto da 10 e non da 9 pianeti, infatti, molto oltre Plutone c’è il pianeta che i sumeri chiamavano Nibiru e che ogni 3600 anni (tanto dura la sua orbita intorno al sole), transita vicino alla Terra.
Da questo pianeta giunsero, circa mezzo milione di anni fa, gli Anunnaki (coloro che dal cielo scesero sulla Terra), che dopo alcuni tentativi andati a vuoto, incrociarono i loro geni con quelli degli uomini primitivi, dando vita alla specie homo sapiens: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza» (dal libro della Genesi). Probabilmente il pianeta Nibiru sta tornando all’interno del sistema solare ed ecco perché la Santa Sede, nei primi anni ’90 ha spedito in quel luogo ancora appartato dello spazio, in un’operazione logicamente classificata Secretum Omega, la sonda Sìloe, dalla famosa base americana Area 51 usando come vettore un veicolo ultra segreto di classe Aurora.
Tutti i dati e le informazioni spedite dalla sonda giungono al radiotelescopio(7) in possesso del Vaticano e situato presso una base statunitense in Alaska, da qui, evidentemente utilizzando software sofisticatissimi giungono al SIV, a Roma.
La sonda Sìloe ha fatto centro, ha spedito infatti, già alcune immagini del pianeta in avvicinamento, confermando di conseguenza tutto un background che qui abbiamo cercato di sintetizzare; ancora oggi, però, a distanza di diversi anni non si conosce l’esatta posizione dell’enigmatico corpo celeste. C’è chi sostiene che addirittura non sia solo, ma che faccia parte di un piccolo sistema solare governato da una stella Nana Rossa, difficile da individuare perchè visibile appunto solo nell’infrarosso.
Certo non sono cose facilmente digeribili, specie per chi chiaramente è all’oscuro di tutto; gli scienziati bollano le conoscenze dei sumeri come semplici miti, inoltre qualcuno si dimostrerà scettico su quanto ha appena letto, altri faranno “spallucce” definendo questo testo come un ricettacolo di sciocchezze, se non peggio. E se invece fosse tutto vero? Che cosa succederà quando si scoprirà che esistono altri esseri intelligenti? Perché «…sarà proprio svelare l’identità di chi vive a Nibiru -non la sua esistenza- a sconvolgere l’ordine politico, religioso, sociale, economico e militare. Quali saranno le ripercussioni quando -non se- Nibiru verrà trovata? Su questa domanda, credetemi, molti hanno già iniziato a riflettere a fondo»(8).
Dimenticavo, la piccola verifica che potete fare tutti, prendete la Bibbia e leggete nel Nuovo Testamento, il Vangelo di Giovanni, capitolo 9, versetto 7. Avrete sicuramente una sorpresa, ma anche una piccola conferma.

Note:
1. Dopo il declassamento di Plutone nel 2006, i pianeti riconosciuti sono 8, quindi il decimo pianeta dovrebbe essere il nono, ma io mi attengo alla vecchia classificazione (anche per rispetto agli studi di Sitchin e alle conoscenze dei sumeri); la “X” oltre a rappresentare il numero dieci, simboleggia l’incognita.
2. Apocalisse, in greco “rivelazione”. «Ogni apocalisse suppone dunque una rivelazione di Dio agli uomini di cose nascoste e conosciute solo da lui. Specialmente di cose che riguardano l’avvenire». (da La Bibbia di Gerusalemme, Edizioni Dehoniane, Bologna).
3. da Il Terzo Segreto, in http://www.terniweb.it/cont/canali/Libri/index.shtml
L’Alfa e l’Omega: prima e ultima lettera dell’alfabeto greco, trasposizione nel Cristo di una qualità di Dio, principio e fine di tutto» (da La Bibbia di Gerusalemme, op. cit.).
5. C. Barbato, Pio XII e la danza del sole, in Stargate n° 4, Luglio/Agosto 2000, Edizioni Futuro, Roma.
6. F. Pellicano, A. Forgione, Un futuro da decifrare, in Dossier Alieni n° 20, Settembre/Ottobre 99, Edizioni Futuro, Roma.
7. La Santa Sede possiede anche altri telescopi in diverse zone del mondo, il più importante è il VATT (Vatican Advanced Technology Telescope) sito sul monte Graham in Arizona (Usa). Tutta questa tecnologia servirà pure a qualcosa o no?
8. Z. Sitchin, op. cit., pag. 30.

Nota dell’autore:
Le fonti prese in considerazione quando scrissi l’articolo originario (2007) furono logicamente il sito di Cristoforo Barbato: www.secretum-omega.com non più presente in rete ed alcuni articoli: Siloe, Secretum Omega e Nibiru il X° pianeta: Un’analisi approfondita, a cura di F. Di Blasi, in www.edicolaweb.net anch’esso non più in rete, e Siloe: un’inviata molto speciale di G. Pattera, in www.tg0.it/doc.php?foglio=2&doc=122. Purtroppo all’epoca non conoscevo ancora Luca Scantamburlo e i suoi studi in materia, per chi volesse approfondire quindi, questi i suoi riferimenti:
http://www.angelismarriti.it/home.htm
http://apocalissedallospaziolavventodinibiru.blogspot.it/.

Si ringraziano per la collaborazione Cristoforo Barbato e Luca Scantamburlo.

credits: elaborazione grafica di Giuseppe Nardoianni; Dossier Alieni n°20, Edizioni Futuro, Roma.

Parigi, solo una messa?

«Possibili attentati in Italia». «Probabili obiettivi sensibili: San Pietro a Roma (che fra non molto sarà blindata per il Giubileo, nda), Duomo e la Scala a Milano». «Possibile utilizzo di armi chimiche e batteriologiche». «L’FBI conferma».
Inoltre nell’attentato a Parigi subito identificati i presunti responsabili tramite documenti ritrovati miracolosamente immacolati, mentre nel raid dei corpi speciali a Saint-Denise, è solo tramite il DNA che si è riusciti ad identificare una delle “menti” dell’operazione terroristica, l’altro è ancora fuggitivo in Europa, ma forse probabilmente rientrato in Siria. Inoltre la donna, che si è fatta esplodere (la prima in Europa) nell’appartamento preso d’assalto dalle forze dell’ordine, mentre parlava con i militari stessi, anch’essi miracolosamente usciti quasi illesi…
A dieci giorni dalla strage queste sono al momento le notizie più importanti, ma si potrebbe continuare ancora dicendo che i media mainstream timidamente iniziano a parlare di diritti che potrebbero essere tolti alla popolazione in cambio di più protezione. Solo con questa ultima frase si potrebbero far scorrere fiumi d’inchiostro in quanto terreno fertile per noi convinti assertori delle tesi complottistiche.
Ma partiamo dall’inizio: «L’FBI conferma». Ma che cosa c’è da confermare? Quello che non venne confermato (con la Cia) degli attentati dell’11 settembre, proprio sul suolo americano?
E i servizi d’intelligence francesi come ne escono da tutto questo? L’attentato come quello di Parigi, il più grave commesso in Europa con 130 morti e oltre trecento feriti, che ha avuto come teatro ben sette obiettivi, è stato veramente organizzato da sole due “menti” che con gli altri terroristi coinvolti arrivano si e no ad una decina di elementi, non è stato ideato, progettato ed eseguito in un paio di giorni, ma sicuramente c’è voluto molto più tempo; ed allora dov’erano in questo frangente, tutto questo esercito di militari, forze dell’ordine, forze speciali, uomini dell’intelligence. Il mezzo esercito è sceso in campo quando già da tempo “l’intelligence” sapeva dove e come colpire.
Inoltre, tra le tante cose che si leggono in rete: «La “guerra al terrorismo” ha prodotto 13 milioni di morti come minimo fra Irak, Afghanistan e Pakistan: crimini contro l’umanità che restano impuniti e a cui abbiamo preso parte anche noi, se non altro come contribuenti. Questo preteso scontro di civiltà,“è un’impostura che ne maschera un’altra, quella dell’alleanza militare tra i paesi occidentali e i padrini finanziari del jihadismo”.In pratica un altro “false flag” tipo 11 settembre» (1).
Ma quello che solo timidamente, i mezzi di comunicazione dicono, è come fanno ad avere tutte quelle armi così sofisticate, uomini che sembrano solo umili pastori. Se da un lato è chiaro che le armi vengono loro vendute dall’occidente è altrettanto risaputo il fatto che il denaro arriva dalla vendita di droghe, riscatti per liberare ostaggi, vendita di reperti archeologici e, infine, commercio e vendita di donne dopo essere state regolarmente violentate dai sedicenti figli di Allah il Grande. Logicamente per chi gestisce queste cose nell’ombra conviene sempre sanare l’effetto mai toccare la causa. E per concludere ecco che il cocktail è servito con una spruzzata di esoterismo.
Secondo voi le date vengono scelte a caso? Perché è stato scelto venerdì 13? Perché chi detiene il potere, quello vero, conosce la storia molto meglio di noi visto che sono proprio loro ad inventarla.
Francia, Parigi (guarda caso), Anno Domini 1307, venerdì 13 ottobre. Il re Filippo il Bello con il tacito assenso di Papa Clemente V, diede il via in tutto il regno alla caccia ai templari, colpevoli di eresia secondo il Vaticano, ma con lo scopo di mettere le mani sul loro leggendario tesoro.
I templari custodi di verità esoteriche, vennero arrestati, torturati per estorcere loro una falsa testimonianza e messi poi al rogo con il loro capo Jacques de Molay, giustiziato venerdì 13 marzo 1314, davanti alla basilica di Notre-Dame.Ma alcuni riuscirono a fuggire con il tesoro, forse riparando in America più di cento anni prima di Colombo. Francia 2015 d.C. Parigi venerdì 13 novembre, la storia si ripete.
Quali conclusioni trarre da tutto ciò? Non sono d’accordo che tutto ciò sia uno scontro di civiltà. Io credo ancora nell’essere umano in quanto tale: un solo pianeta, una sola razza, una sola umanità, con le dovute, sottili differenze.

Ultim’ora:
mentre scrivo arriva la notizia di un altro attentato a Bamako capitale del Mali (ex colonia francese), in Africa, bilancio: 21 morti compresi due jiadisti.
Intanto, in Europa, Bruxelles è in allarme per possibili attentati, quasi completamente blindata.

 

Nota
1. http://www.disinformazione.it/strage_Parigi2.htm

fonti:
http://www.maurizioblondet.it/tutti-in-guerra-contro-lisis-come-voleva-erdogan
http://www.maurizioblondet.it/come-sapremo-se-e-un-false-flag/
http://www.disinformazione.it/strage_Parigi2.htm
http://www.disinformazione.it/strage_Parigi3.htm
http://www.segnidalcielo.it/nwo-isis-e-stati-uniti-damerica-seduti-allo-stesso-tavolo-perche/
http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4843
http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4841

photo credits:
http://notiziein.it/2015/11/14/venerdi-13-di-terrore-a-parigi/

 

 

Il Global Warning e il Rispetto per il Creato

Parte Prima

Gli eventi cosiddetti “estremi” dal punto di vista climatico, e non, sembra stiano aumentando in tutto il mondo.
In Google, basta digitare appunto le parole, “eventi estremi”, e il più famoso motore di ricerca, in 0,32 secondi da un totale di 793.000 risultati e questo logicamente tenendo conto solo i siti in lingua italiana.
Uno degli eventi più particolari è l’incessante moria delle api che ormai viene registrata in tutto il mondo. Einstein disse che qualora le api scomparissero all’uomo resterebbero solo quattro anni di vita. Nel film E venne il giorno (M. Night Shymalan, 2008), si parla di «Un atto della natura che non capiremo mai del tutto».
Questo è solo uno dei tanti esempi, ma si potrebbe continuare con l’aumento delle eruzioni vulcaniche (in Indonesia sono addirittura 5 i vulcani che contemporaneamente sono in eruzione), per non parlare poi dell’attività umana dovuta principalmente all’utilizzo di HAARP e al fenomeno delle scie chimiche che stanno irrimediabilmente alterando, per scopi ancora non del tutto chiari, l’atmosfera terrestre come si può benissimo vedere dalla foto a fianco, fonte Nasa, che mostra un immagine del nostro pianeta ripresa negli anni 2000 e oggi nel 2015, come potete notare la differenza è evidentissima.
Notizie come questa non vengono in alcun modo prese in considerazione dai media mainstream, perchè: «il loro scopo non è quello di informare ma l’esatto contrario: indottrinare e deviare le masse… Distrarre i sudditi, deviandone e conformandone il pensiero generale… uno degli elementi principi del controllo sociale» (http://www.disinformazione.it/bimbo_vegano_denutrito.htm).
Le voci fuori dal coro sono tante, ma come ormai ripetuto spesso, appartengono a quei ricercatori che con mente più aperta e spirito più critico, riescono ad approfondire tali temi. Eppure, non può essere considerata certo una voce fuori dal coro, anzi una fonte e una voce autorevole viene, inaspettatamente, ma non tanto, addirittura dal Vaticano.
Infatti, Papa Francesco nella sua ultima Enciclica Laudato si’ (della quale se ne consiglia caldamente la lettura, scaricando il testo direttamente dal sito del Vaticano), specifica fin nei minimi termini l’importanza e soprattutto il rispetto per il Creato.
Molti sono i passi che si possono estrapolare dal vibrante testo, semplice, incisivo e soprattutto chiaro di S.S.
Già nel lontano 1971, Paolo VI parlò della drammaticità della situazione, ammonendo l’uomo sul rischio di distruggere la natura fino a diventare «vittima di siffatta degradazione» (Laudato si’, pag. 4).
Anche San Giovanni Paolo II disse che: «L’essere umano sembra non percepire altri significati del suo ambiente naturale, ma solamente quelli che servono ai fini di un immediato uso e consumo» (pag. 5), quello che in realtà succede proprio ora.
Papa Francesco con lucida fermezza dice che: «se non parliamo più il linguaggio della fraternità e della bellezza nella nostra relazione con il mondo, i nostri atteggiamenti saranno quelli del dominatore, del consumatore o del mero sfruttatore delle risorse naturali, incapace di porre un limite ai suoi interessi immediati» (pag.11).
Sua Santità, leggendo più avanti critica il nuovo paradigma e «alle forme di potere che derivano dalla tecnologia» (pag.15). Quella tecnologia che, «legata alla finanza, pretende di essere l’unica soluzione dei problemi» (pag.19).
Come accennato in precedenza «è vero che ci sono altri fattori (quali il vulcanismo, le variazioni dell’orbita e dell’asse terrestre, il ciclo solare)» (pag. 21), allargando il discorso rivolgendo lo sguardo a problemi di ordine cosmico e della possibile esistenza del grande perturbatore, come vedremo in altra occasione, Papa Francesco quindi parla di «cambiamenti climatici inauditi», di una «distruzione senza precedenti degli ecosistemi» fino a sostenere fermamente che ci saranno «gravi conseguenze per tutti noi». (pag. 22).
Non solo ma Francesco a proposito dei cambiamenti climatici, afferma che questi avverranno «con gravi implicazioni ambientali, sociali, economiche, distributive e politiche, e costituiscono una delle principali sfide attuali per l’umanità»(idem).
Parole e concetti espressi anche dal presidente Obama che nel presentare il suo piano per risolvere la questione climatica cita Francesco e la sua Enciclica (http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2015/08/02/clima-obama-annunciasvolta_4544e91f-7428-42a0-a2ca-18cd2ed31656.html).
Giustamente quindi «l’intervento umano, spesso al servizio della finanza e del consumismo, in realtà fa sì che la terra in cui viviamo diventi meno ricca e bella, sempre più limitata e grigia (v. foto, nda), mentre contemporaneamente lo sviluppo della tecnologia e delle offerte di consumo continua ad avanzare senza limiti» (pag. 29).
Come vedete traspare una verità di fondo incontestabile, battendo colpo il Papa cita gli enormi interessi economici internazionali che mettono in pericolo le sovranità nazionali (Cfr. pag. 31).
Tutto questo non può che sfogare «nei conflitti generati dalla mancanza di risorse e in tanti problemi che non trovano spazio sufficiente nelle agende del mondo» (pag. 37).
Quindi succede che «invece di risolvere i problemi dei poveri e pensare a un mondo diverso, alcuni si limitano a proporre una riduzione della natalità» (pag. 38).
E qui entriamo in un vero e proprio campo minato perché questo sarebbe il fine del NWO: ridurre drasticamente la popolazione mondiale con l’uso di armi di distruzione di massa.
Negli Stati Uniti, in Georgia i potenti del Nuovo Ordine Mondiale hanno eretto addirittura un monumento, dove sono incisi particolari comandamenti definiti i 10 comandamenti moderni scritti in otto lingue diverse. Fra tutti spicca il primo: «Mantenere l’umanità sotto i 500 milioni, in equilibrio perpetuo con la natura».
«Con queste nuove informazioni, le finalità delle Guidestones diventano molto chiare, lasciando poco spazio alle ipotesi… il monumento è quindi la prova di un collegamento esistente tra società segrete, l’èlite del mondo e la spinta verso un Nuovo Ordine Mondiale» (https://neovitruvian.wordpress.com/2010/11/17/georgia-guidestones-i-comandamenti-del-nwo/).
Il Santo Padre continua nella sua sferzante analisi sull’attuale sistema economico mondiale, sulla speculazione, sul potere dei mercati che tutto ignorano tranne i loro interessi, fino a sostenere che: «Se qualcuno osservasse dall’esterno (un’ipotetica avanzata civiltà extraterrestre? Nda), si stupirebbe di fronte a un simile comportamento che a volte sembra suicida» (pag. 44).
In questo caso l’essere umano si comporta naturalmente come se nulla fosse.

Fonti:
Lettera Enciclica “Laudato Si’” Del Santo Padre Francesco sulla Cura della Casa Comune, Tipografia Vaticana.
Georgia Guidestones, in Wikipedia
http://www.segnidalcielo.it/leruzione-contemporanea-di-5-vulcani-sta-oscurando-i-cieli-dellindonesia/
http://www.segnidalcielo.it/geoingegneria-e-scie-chimiche-stanno-distruggendo-il-pianeta-terra/

La Chiesa e gli Ufo

luce_ufo.jpgCome la Chiesa spiega gli Ufo? È la domanda posta da un lettore al settimanale cattolico più famoso: Famiglia Cristiana.
La risposta pubblicata sul numero 16 (Anno LXXXI) è a firma dell’esperto Massimo Introvigne, che già in passato aveva avuto occasione di discutere sull’argomento.
Nelle poche righe, l’esperto pone la questione in termini strettamente teologici, dapprima premurandosi di affermare che la Chiesa non si esprime sugli avvistamenti in quanto, conclude poi, a tutt’oggi non ci sono prove sicure che gli extraterrestri esistano.
Ma la frase più importante è che mi ha dato spunto per scrivere questo post è indubbiamente questa: “Non ci sono pronunciamenti ufficiali della Chiesa, ma credere che esistano non è contrario alla fede”.
Se è vero che per forza di cosa la Chiesa non può ancora (o non vuole ancora) pronunciarsi ufficialmente è anche vero che nel recente passato suoi illustri rappresentanti, sebbene parlassero a titolo personale, si sono dichiarati favorevolmente anche per quanto riguarda la realtà del fenomeno ufo, primo fra tutti il mai dimenticato, per la sua notevole apertura mentale, mons. Corrado Balducci.
Certo ci sarebbe molto da dire, la questione comunque non è semplice e sappiamo bene che soprattutto in rete c’è di tutto e di più sul rapporto tra il vaticano e gli ufo, ma mi preme invece commentare, secondo il mio modo di vedere, la seconda parte della frase citata.
È logico e corretto che credere negli alieni, esseri intelligenti, abitanti di altri mondi, non è contrario alla fede. Per contro infatti sarebbe innanzitutto mettere limiti alla magnificenza di Dio, quale creatore di un universo sconfinato e pieno di vita. Quindi, almeno in questo caso, “non siamo soli”.
Lo stesso però la frase pone altri interrogativi che non sono stati presi in considerazione e che andrebbero invece sondati anche per monitorare la preparazione e il grado di acculturamento o acclimatamento alla questione ufo/alieni da parte dei credenti, non solo cattolici.
Un fedele che si accerta che credere che esistano gli alieni non è contrario alla fede, può mettersi l’anima in pace e dormire così sonni tranquilli e soprattutto qualora si manifestassero palesemente non avere paura in quanto si potrebbe essere tutti fratelli perché figli dello stesso Dio.
Non voglio dilungarmi oltre, così concludo lasciando al lettore di riflettere in tal senso, ma che cosa succederebbe se gli alieni, che scendessero dal cielo così come fecero gli dèi delle antiche civiltà ci direbbero: abbiamo le prove che Dio non esiste, anzi siamo noi Dio, noi vi abbiamo creati…

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